Un trekking unico, che in soli 4 giorni ci porta alla scoperta DELLA Riserva della Biosfera UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria.
Una riserva che parte dagli oltre 3100m della cima Tosa ed arriva ai 63 del lago di Garda. Tutto questo attraverso zone rurali di estrema rilevanza, con oltre 1600 specie floreali e 149 specie di fauna protette, castelli, cooperazione, aree protette e prodotti Dop. Una terra unica che in soli 30km in linea d’aria racchiude ambienti diametralmente opposti ed allo stesso tempo egualmente affascinanti.
Giorno 1 (mezza giornata)
8 km - Dislivello 1000 m
E’ prevista la salita al rif. Cacciatore nel primo pomeriggio, così da poter gustare una cena in quota e svegliarsi al mattino nel cuore della splendida Val d’Ambiez, al cospetto delle verticalità dolomitiche del Brenta. Qui inizia il nostro viaggio verso il lago di Garda! A richiesta è possibile la salita al rifugio in taxi-jeep.
Giorno 2
18 km – Disl. 600 m+ / 1700 m-
Dopo il risveglio dolomitico passeremo a fondovalle, nella suggestiva forra del Limarò, scavata nei tempi dal fiume Sarca per poi risalire fino a Comano da dove godremo da un’altra angolazione delle Dolomiti di Brenta, di una magnifica cartolina sul Carè Alto e di una panoramica spettacolare su tutta la valle. Siamo nel posto giusto per rilassarci dopo una lunga giornata in cammino!
Giorno 3
Da 15 a 18 km – Disl.+ Da 660 m a 1040 m / Disl.- da 300 m a 1300 m in base al tragitto concordato.
A seconda della vostra preparazione il terzo giorno si può passare da un percorso tecnicamente più impegnativo e panoramico che prevede il passaggio sui monti Casale e Brento (prima parte con risalita in taxi-jeep) ad uno immerso nel bosco della media montagna passando per un sito storico quale l’area romana di S.Martino o ancora la discesa a fondovalle passando da Castel Spine per poi proseguire in Val Lomasona e giungere al Rif. San Pietro!
Giorno 4
10 km – Disl. +20 m / Disl.- 900 m
Siamo in dirittura d’arrivo e dopo due giornate molto intense non resta che godersi una discesa in relax. Ai calcari delle dolomiti si sono ormai sostituiti le case in sasso del Borgo di Canale, al posto di mughi e larici troviamo olivi e castagni. Siamo passati da camosci, aquile e poiane a cigni, trote e gabbiani. Ci siamo riscaldati dalle fresche dell’alta montagna con un piatto di orzetto tipico ed ora ci rinfreschiamo dal sole di Riva del Garda con un meritato gelato ed i piedi immersi nelle acque del lago di Garda!
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